Adenora

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Ennon
view post Posted on 11/9/2012, 13:04




Tanti anni prima

"Non sono una strega!"

Gridò la piccola Adenora di soli 6 anni a una folla inferocita pronta a bruciarla sul rogo, i suoi genitori erano tenuti fermi da un gruppo di cittadini mentre Adenora veniva bloccata da un gruppo di donne.
"Come spieghi che hai predetto l'arrivo della pioggia dopo mesi di siccità!"
Gridò un altro cittadino in mezzo alla folla, e tutti inveirono contro la bambina.
"Perchè mi odiate la pioggia ha salvato il nostro villaggio! io l'ho sognato!"
Urlò disperata la bimba.
"Strega! Strega! bruciamola subito!."
I genitori erano atterriti e piangevano e urlavano disperatamente di salvare la loro bambina, ma nessuno dava loro retta e niente sembrava poter far migliorare la situazione in corso.
"Dicono che sogna il demonio ed è lui che le dice cosa fare! bruciamola o farà venire qui il demonio!"
Adenora li fissava tutti con i suoi occhioni azzurri, aveva paura ma non smetteva di fissarli e di sfidarli, e questo faceva inferocire ancora di più la folla.
"Ci sfida guardatela, è lo sguardo del demonio!"
La folla si fece più vicina alla bimba e alcuni di loro iniziarono a realizare una pira sulla quale bruciare la piccola. Adenora si vedeva ormai accerchiata e tantissime mani si allungavano verso di lei per prenderla, le tiravano i capelli i vestiti e la stavano strappando dalle mani delle due donne che la tenevano stretta a se. Fin quando non riuscirono a prenderla.
"Io vi maledico! e vi giuro che soffrirete e che il male si abbatterà su di voi!"
La folla si fermò atterrita e Adenora fu lasciata in mezzo a loro in un totale silenzio.

Oggi

Adenora si sevgliò nel suo letto di soprassalto, sogni come questi la tormentavano da anni e non era dei peggiori. Pianse per qualche minuto ma poi ritrovò il contegno che le era stato ben insegnato dai monaci con i quali era cresciuta. Adenora si voltò per guardare l'armatura ben riposta sul tavolo, in quel momento illuiminata dalla luce della luna piena. Sorrise dolcemente ripensando a coloro che le avevano fatto quel dono. Era giunta a Midgaard da pochi mesi e si era imbattuta in diverse creature, mezz'efi, hobbit e minotauri, anche qualche umano come lei piuttosto particolare. Uno di questi era Forgard un tizio stravagante dai capelli biondo platino, un carattere burrascoso e un particolare non troppo trascurabile, al momento era accusato di aver aggredito una misteriosa giovane mezz'elfa. Adenora che aveva un forte senso del dovere e una scarsa capacità di giudicare le persone davanti a se, trovò immediatamente giusto cercare di risolvere questo problema, contribuendo a suo malgrado a rendere la situazione ancora più intricata.

continua..

 
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Ennon
view post Posted on 18/9/2012, 14:48




Adenora si allenava con costanza, doveva farlo per essere forte molto forte. Lei aveva un obbiettivo : trovare chi la tormentava nei suoi sogni e impedire che la previsione si avverasse.
Per questo Adenora doveva essere forte.
Quel giorno camminava per le vie della bella città degli umani e si dirigeva verso la locanda nella quale spesso si rifocillava dopo estenuanti allenamenti. Entrò al Drago fumante, piccola locanda cittadina piena di avventori e spesso individui poco affidabili.
Tyglor un giovane che con lei era sempre stato molto gentile e simpatico era li senduto ad un tavolo anche esso intento a mangiare e bere una buona birra. Adenora che non beveva aveva notato che bere birra era una prassi piuttosto comune fra gli avventori di questa città, era quasi paragonabile a un passatempo. Si avvicinò al giovane, intorno a lui stava accadendo qualcosa, un giullare sembrava divertire la piccola folla.
Nello stesso istante da sotto uno dei tavoli della locanda una mezz'elfa osservava stando ben nascosta l'avvicinarsi di Adenora ancora incredula ai propri occhi per quella insopportabile quanto improbabile visione.
La giovane umana si avvicinò alla piccola folla, c'era una gran confusione, nel frattempo Maryan da sotto il tavolo tentava di sgattaiolare di tavolo in tavolo senza farsi vedere, verso l'uscita.
Adenora si sedette al tavolo di Tyglor ben invitata dal giovane e nel farttempo Maryan si era trovata proprio sotto il tavolo accanto a quello dei due.
I ragazzi conversavano amabilmente mentre mangiavano un buon arrosto di patate. Adenora aveva davvero fame e mangiava di gusto. Quando il pranzo fu finito Adenora e il giovane ragazzo si alzarono per uscire e nello stesso istante Maryan tentò la sua mossa verso la porta. Certo la coincidenza fu incredibile e per quanto Maryan avesse tentato di non farsi vedere dalla ragazza, il destino aveva deciso che non doveva andare così.

"Ciao Maryan", Disse Tyglor all'indirizzo della mezz'elfa.

Adenora sorrise alla mezz'elfa, tuttavia per qualche istante si ritrovò a fissarla con una strana senzazione, ma il brivido lungo la schiena passò immediatamente e Adenora si presentò sorridente a Maryan.
Era strano ma Adenora provò per Maryan da subito una spece di sentimento fraterno, non sapeva spiegarsi il perchè ma continuava a confidarsi con lei nonostante non la conoscesse nemmeno, tant'è che per qualche istante ebbe di nuovo la sensazione di averla già conosciuta.
Il giovane Tyglor se n'era andato e le due donne erano rimaste insieme. Adenora era fisicamente molto prosperosa, e nonostante avesse appena 17 anni sembrava già una donna formata in tutti gli aspetti.
"Non devi temere di confidarti con me", Disse Maryan molto tranquillamente alla giovane umana e Adenora continuando a non spiegarsi quella strana sensazione, riprendeva a parlare di se e della sua infanzia.

"Da piccola facevo dei sogni, e in quei sogni l'oscurità avvolgeva tutto il mondo ed un essere ammantanto di nero rideva su tutti e .. ". Adenora rabbirividva ogni volta che ci ripensava, solo a parlarne si sentiva inquieta e aveva la sensazione che nella sua vita stesse portando un pesante fardello tutto da sola.
"Sei sicura che non si tratti del passato?" Insinuò Maryan alla ragazza, ma per lei quelle parole non avevano senso, Adenora era sicura che quello che lei sognava avrebbe potuto trasformarsi nel futuro se non lo avesse fermato.
"Devo trovare la persona che insinua i miei sogni e fermarlo", disse la giovane umana con veemenza."
"Fearendur", rispose Maryan con tanta semplicità che Adenora ne fu profondamente turbata. Come faceva quella mezz'elfa che mai aveva visto a conoscere il nome che riecheggiava nei suoi sogni.. chi era quella mezz'elfa in realtà?.
Mentre tutti questi pensieri passavano per la mente della ragazza Maryan le rivelò di nuovo qualcosa che la lasciò senza fiato.

"E il dio delle tenebre, Fearendur"

Per qualche istante Adenora si sentì vacillare come se sotto i suoi piedi tutto stesse per crollare e la notte inghiottirla per sempre, un Dio ma come, come avrebbe potuto fermare un dio lei che era solo un umana.. come era potuto accadere, Adenora non sapeva darsi una risposta e iniziava a sentirsi persa.
"Non è sempre stato un Dio, un tempo era un essere normale piuttosto noioso, ma poi divenne un Dio." Disse di nuovo Maryan come se fosse la cosa più normale del mondo che una persona qualsiasi diventasse un dio.
Adenora guardava Maryan con occhi sgranati e nella sua testa vorticavano mille domande, come sconfiggerlo? come ucciderlo come, come arrivare a lui. Senza rendersene conto faceva quste domanda ad alta voce alla sua interlocutrice.
"Semplice diventa anche tu una dea".
Era cosi semplice e cosi sbalorditiva quella risposta che di nuovo Adenora si senti quasi svenire, ma immediatamente le sembrò anche la cosa più logica da fare per poter fermare un Dio, anche lei sarebbe divenuta una Dea, ma come?
"Maryan ma voi chi siete? come fate a sapere tutte queste cose.. ?
Maryan fu folgorata da quella domanda e pensando forse al passato prese immediatamente la peggior decisione della sua vita.

"Io sono una Dea"

E Adenora ci credette senza remore.




Continua...
 
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Ennon
view post Posted on 28/9/2012, 17:46




Maryan poi scomparve e per molto tempo Adenora non ebbe più notizie di lei, ma sembrava che la sua vita fosse inesorabilmente legata a quella di qualche Dio.
Lei lo cercava con tutte le sue forze desiderava a tutti i costi dedicare la sua vita al suo Dio, un Dio che le desse la forza di continuare a combattere, che le indicasse la strada un Dio giusto e forte, il suo Dio. Ma la ricerca spiriturale era lunga e sembrava passare atraverso delle difficili prove molto dolorose per lei.
Era molto stanca dopo il duro allenamento e così Adenora si addormentò nella foresta e sognò.
Un guerriero si avvicinava a lei, non aveva fattezze umane ma era impossibile capire quali fossero le sue sembianze. Nonostante fosse molto vicino a lei non riusciva a distinguero come se fosse avvolto da una nebbia impenetrabile, e poi lui le parlò.

"Ti ho osservata, e sei una valida combattente. Il mio nome e' Hack, ricordalo al tuo risveglio. Continua la tua via guerriera, e col tempo, forse, ti insegnero' la mia."


E poi il guerriero scomparve nella nebbia.
Adenora si svegliò di soprassalto, ormai aveva imparato a distinguere i sogni finti da quelli reali, e quello era uno di quei sogni, quelli speciali. Si passò una mano sul viso ancora sporco di terriccio e sudore, chiedendosi chi fosse Hack.
Un Dio le aveva parlato di nuovo, perchè? Quale era il filo invisibile che la legava agli dei fin da quando era piccola? Adenora non sapeva darsi una spiegazione ma sentiva che per lei esisteva una via e forse il suo cammino per percorrerla era iniziato. Nei giorni che seguirono Adenora cercò informazioni su questo Dio misterioso che le aveva parlato e scoprì cose interessanti da Forgar.
Fogard a quanto pare aveva incontrato nella sua vita ben quattro dei e ognuno di loro prima era stato in qualche modo mortale. Quindi esisteva un modo per assurgere al pantheon, ma quale era il modo, quale la via?

"Ho quasi 18 anni eh!", disse Adenora impettita a Forgar che le diceva di dover crescere ancora se pensava di voler sconfiggere un Dio.
"Suvvia, stavo scherzando. Per abbattere Fearendur ti servira' molta MOLTA forza". Ripetè Forgar con quel modo tutto suo di dire le cose, un po prendendoti in giro un po' serioso, come se per lui al mondo non esistesse nulla di importante se non la sua birra e staccare la testa a Maryan. Adenora non riusciva a capire quale fosse tra le due la sua priorità.
"E pensare che i primi tempi in cui ero in queste terre ho avuto a che fare con lui che cosa buffa".
Forgar se ne uscì con questa affermazione come se fosse tutto normale e Adenora ne rimase profondamente colpita.
"Vi prego voglio sapere tutto, quello che sapere su di lui". Esclamò la ragazza.
"Era ancora mortale a quei tempi. Anche perche' se no non mi si spiegherebbe la magra fine fatta dal drago dell'ordine decaduto delle tenebre". Spiego il mercenario con noncuranza, mentre Adenora non poteva credere di essere giunta in quelle terre troppo tardi per incontrare Fearedur ancora nella sua forma mortale.
"Pensa che ero fermamente intenzionato a strappargli il cranio", disse Forgar guardando Adenora con un sorriso intuendo quasi i suoi pensieri, poi continuò il racconto: "Era molto snob, arrogante ed altezzoso. Capirai che sentirmi guardato dall'alto in basso da un principino non era cosa a me gradita poi ha smesso di esser cosi'...cosi' insomma, e nel bene o nel male mi e' diventato abbastanza indifferente. Al tempo lo conoscevo poco e nulla, ne mi interessava approfondire la cosa"
Adenora seguiva con attenzione il racconto ogni informazione per lei era preziosa, e poi Forgar le diede il consiglio di parlare con Leevan, che anche lui ne sapeva qualcosa, a quanto pare lo aveva incontrato molto prima di Forgar.
Adenora si avvicinò a Forgar sussurrandogli nell'orecchio che qualche giorno prima un Dio le aveva parlato in sogno e che suo nome era Hack. Forgar sorrise e di nuovo con fare traqnuillo disse che lo aveva conosciuto prima che diventasse Dio. Alla ragazza non pareva vero di nuovo Forgar aveva incontrato un altro dio.
Forgar iniziò a parlarle di Hack un dio che seguiva una sorta di codice d'onore votato al combattimento leale, non sapeva dire se fosse un dio buono, malvagio o neutrale, ciò che sapeva alla fine non era poi molto. Adenora si rese conto che dovava sapere molto di più su questo Dio.

"Prova ad invocare i loro sacerdoti", disse Forgar .
Adenora lo osservò perplessa non sapedo affatto chi fossero i sacerdoti dei quattro dei.
"Perchè non urli, qualcuno verrà", esclamò Il mercenario, mentre Adenora lo osservava con aria stupita per la balzana idea di quel uomo. Ma non fece in tempo a pensare a quelle parole che un urlo squarcò il silenzio.

"SE C'E' UN SACERDOTE DEGLI DEI, CHE POSSA RISPONDERE A QUALCHE DOMANDA CON UN BUON WHISKY DAVANTI, MI RAGGIUNGA A MIDGAARD!"

La ragazza sbarrò gli occhi incredula per un tale affronto a un dio, ma come poteva essere così superficiale da invocarlo contanta leggerezza, proprio non riusciva a capirlo. Ma per l'uomo era tutto normale infondo secondo lui un messaggero serviva proprio a questo, portare messaggi, e duqneue perchè non interpellarlo. Non sembrava affatto preoccupato di un eventuale punizione da parte di essi era come se Forgar prendesse tutto alla leggera, nulla aveva un peso per lui se non il suo bel bicchiere di birra piena. Nonstante questo con lei infondo non era mai stato cattivo ne si era mai nascosto dietro un dito negado il suo vero carattere e le sue intenzioni riguardo a certi argomenti. infondo era una dota apprezzabile in una città dove la metà delle persona mentiva e l'altra erano assassini.
Il tempo passava inesorabile tra una chiacchiera e l'altra e Adenora si ritrovò a raccontare sie suoi sogni premonitori e che per causa di questi aveva rischiato il rogo da piccola, raccontò anche del sogno fatto su Fearendur e sulla sua certezza che quel sogno si sarebbe avverato se le non lo avesse impendito.

Ad un tratto avvenne qualcosa di insapettato, le pupille dell'oste iniziarono a brillare di rosso


continua ...
 
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Ennon
view post Posted on 19/10/2012, 20:52




Gli occhi dell'oste scintillano per un attimo di rosso.

Adenora notò il bagliore misterioso negli occhi di quell'oste, e le sembrò decisamente strana come cosa, Forgar come suo solito non sembrò preoccupato di quello che stava accadendo. Era praticamente apatico alla vita.
"Chi ha ordinato un Whisky? " Disse l'oste all'indirizzo dei due commensali seduti al solito tavolo. Adenora si rivolse Forgar dopo aver sentio la domanda dell'Oste.
"Parla con voi ovvio", con velata ironia sorridendo al mercenario.
L'Oste parlò d nuovo ai due :
"Chi invece ha gentilmente chiesto di un messo?
Adenora ebbe un sussulto sulla sedia, ma stava davvero parlando con loro?, era davvero un messo di un DIo, possibile? . Si faceva mille domande mentre con gli occhi sgranati guardava l'Oste chiaramente posseduto da qualche strana entità.
Forgar disse "Io". Rispondendo all'Oste e Adenora quasi d'istinto rispose la stessa cosa.
Adenora continuava ad essere stupita e allo stesso tempo sconcertata, e con un senso di timore e reverenza si rovolse all'oste chiedendogli di chi era il messo, a quale Dio faceva riferimento. Forgar rispose con irriverenza per Lui:
"E' il messo giusto serve Wisky" disse il mercenario.
L'Oste si rivolese ad Adenora sorridendo in modo enigmatico:
"Dipende da chi cerchi?" le disse.
"Potresti presentarsi così per frugare ogni dubbio" disse Forgar al messo.
"Prima di fugare ogni dubbio vorrei essere sicuro di quali dubbi devo fugare." Rispose il messo con fare contorto.
"Io voglio sapere come Fearendur è diventato un Immortale e come sconfggerlo". Disse Adenora con sicurezza e decisione dettati dalla sua giovane età. Ma la risposta del messo fu una sonora risata di scherno. Adenora cercò gli occhi di Forgar sentendosi intimorita tutto d'un tratto ed egli con fare quasi fraterno le arruffò la corvina chioma. Poi entrambi furono colti dalle strane parole del messo mentre la stanza si faceva cupa e tenebrosa.

"Trafitta da una lunga spada nera, dai bordi ondulati e staresti agonizzante mentre il sangue fluisce dalle tue ferite assieme a quel che rimane della tua anima mortale..."
E con voce ancora più cupa aggiunse "
"E LE TENEBRE TI AVVOLGERANNO, E TI DISPERERAI... PER L'ETERNITA!"

Forgar blaterò qualcosa riguardo al Wiscky che non avrebbe ricevuto e poi il messo aggiunse sorridente :
"Per tua fortuna, non sono un messo di Fearendur", e poi si apprestò a dare i famoso bicchiere di Whisky a Forgar che lo reclamava con tanta veemenza, appena ricevuto il suo bicchere il mercenario lo trangugiò felice e affermò quanto il messo gli stesse simpatico. Adenora osservava due sempre più perplessa, nella sua testa circolavano miriadi di domande ma era tutto cosi surreale da farla sentire molto a disagio. Del resto l'unico a sentirsi a suo agio sembrava proprio Forgar.
"Tu vorresti sconfiggere Fearendur?" Disse il messo interrompendo i pensieri di Adenora, mentre Forgar fatto sparire il liquido dal bicchiere sbatteva lo stesso sul tavolo come per indicare chiaramente che aveva finito il primo giro, ma che se ne aspettava almeno un altro. Nel frattempo Adenora chiaramente sconcertata annuiva quasi impercettibilimente al messo dopo la sua insidiosa domanda. E cosa ti avrebbe fatto di male, continuò il messo domandando alla ragazza in maniera sempre più insidiosa. Adenora dal canto suo sapeva bene cosa le aveva fatto di male quel maligno Dio ed era stato perseguitarla fin fa piccola. Lo fece presente al messo, e lui re rispose in modo sciocco chiedendole se le rubava per caso i corsetti. Adenora si sentì un po' offesa per quella assurda mancanza di rispetto, ma continuò tranquillamente si fa per dire, a rispondere alle domande del messo.
"Lui distruggerà il mondo, l'ho sognato. Ma poichè da piccola facevos ogni premonitori non posso escludedere che anche questo lo sia." E cosi il Messo le chiese di raccontargli questo sogno ed Adenora lo fece, ma si leggeva sul suo viso chiaramente tutto lo sgomento e la paura che provava ogni volta che ricordava il suo tormentato passato.

"All'improvviso tutto diventa oscuro, come se un mantello avvolgesse il giorno e poi un'artiglio afferra gli uomini e loro soffrono le pene dell'inferno e sembra che il sole non debba sorgere mai più sull'umanità" Adenora abbassò gli occhi colmi di emozione al ricordo si quell'orribile sogno che tutta via non era stato l'unico di quel genere, ma quello lor icordava con maggior chiarezza come se lo avesse appena sognato. Mentre la giovane raccontava mettendo nelle sue parole tutta l'emozione che provava, Forgar si diresse al bancone comprando altro Whisky, mentre il Messo ascoltava con interesse apparente, ma poi disse:
"Certa gente si diverte con poco"
Adenora sentendosi schernita ribadì che era una cosa molto seria la sua e il Messo le disse che anche lui era serio e che non stava affatto scherzando. Adenora si sentì mortificata però prese il coraggio di chiedere spiegazioni sul suo sogno.
Il messo le disse che concetti come la notte eterna erano profodamente sbagliati, e che il dominio del mondo e le anime sprofondate nelle tenebre erano le solite cose, il Messo sembrò terribilmente annoiato tanto che fece uno sbadiglio. Adenora allora pensò che forse il suo era solo un sogno che non si sarebbe mai avverato, ma il Messo la smentì quasi subito dicendole che probabilmente era tutto vero e che quelli erano i piani di Fearendur. A quelle parole cosi sibilline la giovane si sentì trasalire, dunque era così, quello era il piano di Fearendur, ma allora perchè le era stato rivelato?



Continua..
 
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