| CAPITOLO DELL' INFERNO 1 KiraMinuel del cielo Stellato. La sanguinaria.
< Chi hanno scelto per questo compito?>
< Ma come non lo sai?>
< No, chi?>
< KiraMinuel del Cielo Stellato>.
Fasir rimase sbalordito e incredulo continuando ad osservare il suo interlucutore con la bocca semi aperta senza però riuscire a dire una parola.
< Già ho avuto anche io la stessa reazione, il perchè abbiano mandato Kira per una missione di serie B come questa davvero non me lo so spiegare>.
< Ma.. ma> . Balbettò Fasir>
< Ma la chiamano la Sanguinaria..>
< Lo so bene Fasir e ti assicuro che il nome che le hanno dato non è un esagerazione.>
Fasir si passò le delicate mani sul mento imberbe con un espressione perplessa. Poi espresse una domanda.
< Voi sapete perchè è definita del Cielo Stellato?>
Orucsu osservò il giovane Fasir quasi infastidito da quella insulsa domanda, ma rispose vista la giovane età di chi aveva posto la domanda.
< Lo chiamano così perchè quando apre le sue tetre ali corvine si dice che in esse si rifeltta il cielo di notte tempestato di stelle, ma sono solo leggende poichè nessuno ha mai visto Kira spalancare le sue ali e chi lo ha visto fare non è sopravvisuto per raccontarlo di persona>.
Fasir spalancò di nuovo la bocca, ma non gli sfuggi l'articolo con il quale Orucsu aveva chiamato Kira.
< Non sai proprio nulla giovane Fasir. Nessuno sa quale sia il sesso reale di KiraMinuel egli assume diverse forme e aspetti a seconda della missione che deve compiere, è una delle sue peculiarità. Ma di norma ama mostrarsi nel corpo di una bambina piuttosto graziosa o qui all'inferno di una donna bellissima dalle ali corvine.>
Fasir si allontanò da Orucsu continuando a pensare al demone KiraMinuel. Attraverò a piedi le grandi stanze marmoree inondate da una moltidudine di colonne lisce e candite il quale compito era quello si sostenere i grandi volti che si potevano vedere a perdita d'occhio. La stanza sembrava non aver nessuna fine. Continuando a camminare pensieroso Fasir giovane demone di infima categoria ma dall'aspetto piuttosto belloccio non si avvide che di fronte a lui stava giungendo qualcuno con passo piuttosto silenzioso.
D'un tratto Fasir alzò lo sguardo e di fronte alla sua visione si trovarono due bellissimi seni contenuti in uno splendido corpetto di vernice rossa. Erano forse i due seni più belli che avesse mai visto così da vicino. Con la coda dell'occhio notò i fluenti capelli corvini scivolare accanto al busto, vide anche unl'altra cosa curiosa, emanavano a tratti strani riflessi rosa. Ma la cosa che sconvolse davvero furono le piume. Fasir si rese conto che stava osservando delle piume corvine, ma non erano solo nere era come se in esse contenessero la notte. Fasir non possedeva ali solo un demone superiore poteva vantarsi di un tale fregio.
< Intendi spostarti o continuerai a guardarmi le tette per molto?>
Fasir alzò gli occhi sulla creatura che lo sovrastava di una spanna buona, e la vide. KiraMinuel del Cielo Stellato detta la Sanguinaria, demone superiore.
Fasir deglutì così forte che Kira potette sentire la saliva scendergli a fatica in gola e questo la fece sorridere. Kira abbassò il suo sguardo in quello di Fasir ed egli ne fu perso per sempre. Gli occhi di Kira erano rosa di un colore ammalliante e penetrante Fasir si inamorò di Kira al primo istante. Finì di guardare il suo imponente e perfetto corpo di donna, tanto perfetto da renderlo impossibile, inguainato in un abitino succinto e poi dietro di lei sulla bellissima schiena spiccavano come montagne due ali corvine meravigliose.
< Allora hai finito>. Disse spazientita Kira.
< Finito cosa>, balbettò senza pensarci Fasir.
< Di fissarmi stupido demone. Vorrei passare e tu mi impedisci il passaggio, ho un impegno sulla terra cerca di fare in fretta>.
Fasir si guardò a destra e a sinistra e anche se non serviva si rese conto che intorno a loro cerano decine di metri di stanza percorribile e loro si trovavano proprio al centro di essa. Il posto per passare c'era ma era chiaro che KiraMinuel non intendeva abbassarsi a doversi spostare per lasciar passare un semplice demone di infima categoria. Fasir allora si spostò quasi con un salto lasciando campo libero a KiraMinuel. Lei si passo una mano tra i capelli e riprese a camminare senza nemmno guardare Fasir, fin quando pochi istanti dopo sentì urlare il suo nome nello stanzone che stava percorrendo. Qualche secondo più tardi Fasir demone di infima categoria si trovava appiccicato al muro tirato su per il bavero da KiraMinuel come se stesse alzando uno stuzicadenti.
< Come osi urlare il mio nome all' Inferno? Non sai chi sono io piccolo infimo demone?>
< So chi siete, voi siete KiraMinuel del cielo Stellato detta la Sanguinaria>.
< E sai perchè mi chiamano cosi?>
< Perchè quando aprite le ali si dice si veda il cielo di notte trapuntato di stelle ma che nessuno ha..>
< Falla finita> lo interruppe bruscamente Kira, <non intendo quella cosa ma il perchè mi chiamano la sanguinaria..>
< Ah.. beh immagino perchè abbiate ucciso tanta gente.>
Kira inclinò il viso di lato osservando dai suoi occhi rosa il viso piuttosto bello del giovane sciocco Fasir, e trasse un sospiro come se non valesse nemmeno la pena di strappargli il cuore dal petto per la sua stupidità suprema. Lo lascò andare e riprese il suo cammino nella sala.
<vi amo KiraMinuel e voglio seguirvi ovunque!>
Kira si fermò voltando solo il viso dietro di se osservando di nuovo quel giovane sciocco ma piuttosto bello, implorarla grondante di amore per lei. Tornò sui suoi passi di nuovo fermandosi di fronte a lui.
< Così sia> , disse kira.
L'ultima cosa che Fasir vide fu un cielo stellato di notte riflesso in spaventose ali corvine aperte. Kira riprese a camminare lungo il corridoio, appesa alle sue spalle ora si trovava una splendida mazza nera con un sole nero sulla punta del manico. Kira sorrise con un ghigno malefico e terribile.
CAPITOLO DELLA TERRA 1 Un giovane dalla lunghissima capigliatura corvina brandiva la sua nera mazza come un dannato. Pezzi di corpi mutilati volanano da tutte le parti e il sangue schizzava come se qualcuno avesse aperto i rubinetti dell'inferno. KiraMinuel adempiva al suo contratto sulla terra. Mietere anime.
Aprì la porta spalancandola e tanto era il sangue che gli colava sul corpo che il conte Von Markern del nord non lo riconobbe. Le guardie si buttarono subito sopra il giovane insagunato ma non ebbero nemmeno il tempo di avvicinarsi a lui poiche le loro teste volarono come uccelli migratori giu dalla grande finestra della stanza della guerra.
KiraMinuel disse :< Sono qui per riscuotere il patto. Noi abbiamo un contratto conte. Ho sterminato tutti i tuoi nemici, e ora sei il padrone assoluto di questa contrada. Il tuo desiderio è stato esaudito. Ora pagami>.
Il conte sapeva di non potersi oppore a quell'ordine, il contratto con un demone era qualcosa alla quale non era conveniente sottrarsi.
< Nobile Kira ripulitevi dal sangue e riposatevi dalle fatiche questa sera sarete ricompesato come da contratto>.
Kira non aggiunse altro è si ritirò nelle stanze che gli erano state assegnate. Posò la pesante mazza nera appoggiandola sul pavimento di pregiato legno con la punta, ed essa rimase in piedi perfettamente in equilibrio. Pronunciò qualcosa in una disgustosa lingua demoniaca e poco dopo al posto della orrenda arma di morte in ginocchio completamente nudo c'era il demone di infima categoria ma piuttosto belloccio Fasir.
< Toglimi i vestiti e lavami>. Ordinò Kira.
Fasir obbedì senza fiatare, tolse l'armatura a Kira e gli sfilò la veste, sotto le imbrattate stoffe vi era un corpo di giovane uomo perfetto. Muscoloso ma non troppo alto il punto giusto e dalla pelle liscia come seta. I capelli corvini grondavano sangue e Fasir iniziò con un panno imbevuto di acqua bollente a pulire il corpo del suo padrone. Quando ebbe finito lo vestì come un nobile signore. Kira guardò Fasir con i suoi occhi rosa ed egli arrossì visibilmente, poco importava quale fosse il sesso del suo padrone in quel momento, Fasir ne era completamente ammagliato.
Kira se ne andò uscendo dalla stanza senza dire una parola, sulle sue spalle o meglio dietro le sue spalle ma non appoggiate ad esse una grande mazza sembrava seguirlo fluttando nell'aria. Ad una prima occhiata poteva sembrare che fosse attaccata in qualche modo ma non era così ad un occhio più attento non sarebbe sfuggito quel piccolo particolare o meglio quel piccolo cm che separava la schiena di Kira alla grande mazza nera. Una immensa sala era stata imbadita per l'occasione, quando KiraMinuel in tutta la sua bellezza entrò nella sala dei ricevimenti ad accoglierlo c'era il conte uno stuolo di servtori e una giovane donna di circa 15 anni dall'aspetto timido e introverso. Kira posò la mazza accanto alla sedia sulla quale si sedette per consumare il lauto pasto. Per tutta la sera non parlò affatto al contrario del conte che non smise mai di lodare le grazie della figlioletta quindicenne seduta accanto a lui, e del suo bellissimo regno conquistato con un bagno di sangue grazie a un patto con un demone. Finita la cena Kira si alzò prese la mazza riponendola dietro la sua schiena e si avvicinò alla giovane intimorita se pur affascinata dal quel giovane bellissimo.
< Il Contratto è risolto prendo ciò che è mio>. Disse Kira mentre prendeva tra le braccia la piccola Remisia di soli 15 anni una vergine dall'animo immacolato.
Il conte ebbe un visibile tremolio ma il contratto era stipulato lui aveva veduto l'anima della figlia per il suo regno.
< Addio conte>, Kira appoggiò una mano sul petto della ragazza, nessuno vide nulla, nessuno capì cosa fosse successo ma quando KiraMinuel lasciò il petto della ragazza questa cadde a terra con gli occhi sbarrati ma privi di vitlità. Non era morta e solo un guscio vuoto. KiraMinuel si voltò ed uscì dalla stanza, nessuno lo rivide mai più. Qualche giorno più tardi la giovane ritrovò il senno ma si narra che divenne la più terribile delle assassine di quell'epoca, morì impiccata trent'anni dopo.
IL CAPITOLO DELL'INFERNO 2 ( continua)
Edited by Ennon - 26/2/2013, 00:21
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